ECONOMIA CIRCOLARE, CAPACCIOLI (ASACERT): “OCCORRE ACCELERARE SUL PERCORSO DELLA SOSTENIBILITA’, MOLTE IMPRESE SONO PRONTE”
Posted On September 12, 2019
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"Il concetto di economia circolare risponde alla necessità non più rimandabile di crescita sostenibile e per questo occorre accelerare il percorso verso la fine del vecchio modello produzione–consumo–smaltimento". Lo afferma Fabrizio Capaccioli, Managing Director di ASACERT - ente di certificazione accreditato - a margine del convegno sul tema dell'economia circolare, organizzato dal circolo Rotary Club Milano Porta Venezia, di cui è presidente, con la presenza dell'Onorevole Elena Lucchini, Deputato della Repubblica Italiana dal 2018 e Capogruppo Lega in VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici.
"La produzione e i consumi - prosegue Capaccioli - mettono sotto stress le risorse mondiali e l’ambiente, causando negli anni effetti drammatici sulla biodiversità e provocando un processo che è divenuto ormai insostenibile. Pensare circolare significa imitare il comportamento della natura, in cui non esiste il concetto di scarto ed ogni elemento diviene un input per un altro processo".
È proprio quest’ottica - riflette il Managing Director di ASACERT - che diverse realtà aziendali ed imprenditoriali si pongono come obiettivo una visione sistemica, volta a ripensare il modo in cui disegniamo i nostri prodotti e processi per eliminare tutte le possibili esternalità negative, favorire l’utilizzo circolare dei materiali e rigenerare il sistema naturale.
"Noi, come molte aziende, ci siamo. Ma occorre rafforzare con urgenza le sinergie tra il sistema produttivo e quello istituzionale a livello italiano e comunitario per una vera e definitiva svolta", sottolinea Capaccioli, secondo cui "il sistema è pronto perché le direttive europee già impongono regole chiare per la tracciabilità dei materiali per il corretto riutilizzo e riciclaggio e le imprese con un sistema di gestione della qualità certificato sono sempre più numerose. Tutto ciò mette in luce uno scenario imprenditoriale attento alla sostenibilità, all’ambiente e al rispetto delle norme di salute e sicurezza dei lavoratori.
Diventano fondamentali il monitoraggio dei processi, la formazione e la qualifica del personale preposto al controllo degli stessi. L’economia circolare è in grado di coinvolgere trasversalmente macro ambiti diversi: risorse, materiali, tecnologie e città; il flusso di nuove idee e progettualità è il motore per opportunità economiche ed occupazionali, superando le sfide politiche, economiche e sociali si possono generare modelli imprenditoriali innovativi e l’utilizzo delle certificazioni è un supporto per raggiungere risultati importanti".
"La produzione e i consumi - prosegue Capaccioli - mettono sotto stress le risorse mondiali e l’ambiente, causando negli anni effetti drammatici sulla biodiversità e provocando un processo che è divenuto ormai insostenibile. Pensare circolare significa imitare il comportamento della natura, in cui non esiste il concetto di scarto ed ogni elemento diviene un input per un altro processo".
È proprio quest’ottica - riflette il Managing Director di ASACERT - che diverse realtà aziendali ed imprenditoriali si pongono come obiettivo una visione sistemica, volta a ripensare il modo in cui disegniamo i nostri prodotti e processi per eliminare tutte le possibili esternalità negative, favorire l’utilizzo circolare dei materiali e rigenerare il sistema naturale.
"Noi, come molte aziende, ci siamo. Ma occorre rafforzare con urgenza le sinergie tra il sistema produttivo e quello istituzionale a livello italiano e comunitario per una vera e definitiva svolta", sottolinea Capaccioli, secondo cui "il sistema è pronto perché le direttive europee già impongono regole chiare per la tracciabilità dei materiali per il corretto riutilizzo e riciclaggio e le imprese con un sistema di gestione della qualità certificato sono sempre più numerose. Tutto ciò mette in luce uno scenario imprenditoriale attento alla sostenibilità, all’ambiente e al rispetto delle norme di salute e sicurezza dei lavoratori.
Diventano fondamentali il monitoraggio dei processi, la formazione e la qualifica del personale preposto al controllo degli stessi. L’economia circolare è in grado di coinvolgere trasversalmente macro ambiti diversi: risorse, materiali, tecnologie e città; il flusso di nuove idee e progettualità è il motore per opportunità economiche ed occupazionali, superando le sfide politiche, economiche e sociali si possono generare modelli imprenditoriali innovativi e l’utilizzo delle certificazioni è un supporto per raggiungere risultati importanti".
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