Arte, etica e coscienza ecologica si incontrano in un’installazione provocatoria
Arte, etica e coscienza ecologica si incontrano in un’installazione provocatoria
Giovedì 28 settembre alle ore 19:00 Arcadia Art Gallery inaugura la mostra personale di tre artisti contemporanei: Benedetta Belloni, Giorgia Lualdi e Pietro Panza, che con le loro differenze stilistiche raccontano l’arte del tempo in cui viviamo proponendo percorsi visivi concettuali ed estetici di particolare interesse e capaci di suscitare profonde emozioni e consensi tra il pubblico che già ha avuto modo di apprezzare.
https://exibartprize.com/projects/omaggio-al-festival-del-cinema-di-venezia/ L’evento di Venezia con Federico Moccia che va dal 14 al 23 ottobre, troverà esposte le opere di Grey Art: l’artista italiano che ha fatto del riciclo l’anima della sua arte, collaborando con le industrie del Veneto per smaltire materiali inquinanti.
L’uscita è prevista per il prossimo autunno. A produrre il docufilm sull’efferato fatto di cronaca è la Beskion Production LLC di Roma
L’Agora dell’arte entra nelle Piazze italiane
Molteplici i temi affrontati dai due autori: la minaccia dell’intelligenza artificiale, il dispotismo dei mezzi di informazione, il degrado estetico delle nuove espressioni musicali, il ruolo della tecnologia nel processo creativo. “Il bello, la musica e il potere” edito da Mariù Edizioni in vendita da luglio in tutti gli store.
Il 44enne Modenese si racconta nel suo primo libro “Investire nell’edilizia” (Engage Editore, Bologna)
Nel panorama delle presentazioni editoriali merita una segnalazione l’evento che ha avuto luogo giovedi 15 giugno 2023 alle ore 17,30 presso la Biblioteca Europea, struttura facente parte alla rete delle biblioteche del Comune di Roma.
L’artista, dopo l’action painting e il dripping, avvia un nuovo ciclo artistico nella pittura astratta, rimodulando il concetto dell’arte moderna che si fondava esclusivamente sui linguaggi autonomi delle forme e dei colori, trasmutando quindi l’arte informale intesa prima come estraniazione dalla realtà circostante in inclusiva e intimistica, le cui fondamenta divengono l’urgenza di conoscere se stessi e le nostre più intime percezioni, senza l’ausilio, ormai obsoleto, della solo vista come traduzione dell’arte osservata, ma come attenta contemplazione dell’inconscio, dei significati e dei significanti, e di tutti quei fattori esterni comprensibili solo attraverso lo studio profondo della conoscenza, dell’intuizione e dei sensi ancestrali.
Su la testa!I miei anni con don Andrea Gallo racconta l’esperienza di Federico Traversa, che per sette anni ha lavorato fianco a fianco con don Gallo. Il libro condivide ricordi anche intimi di don Gallo, riportandolo alla memoria nella sua dimensione privata oltre che pubblica.