WeAreStarting, avvenuta la prima cessione di quote di una S.r.l. a zero spese, senza notaio né commercialista
Posted On February 4, 2020
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Per poter cedere una quota di partecipazione al capitale sociale di una S.r.l. è necessario rivolgersi ad un professionista, sia questo un notaio o un commercialista, che tipicamente prevede un costo di diverse centinaia di euro, in buona parte dovuta a costi vivi. Questo è l’unico iter che si sarebbe dovuto seguire sino a poco tempo fa.
Nel 2015, l’Investment Compact ha però introdotto la possibilità di attivare la cosiddetta “Intestazione conto terzi” per chi investe nel capitale di start-up e PMI innovative tramite piattaforme online autorizzate da Consob. Tale opportunità è stata successivamente estesa dal 2018 a tutte le società a responsabilità limitata che completano un aumento di capitale attraverso gli stessi portali di investimento online.
Per chi investe attraverso i portali di equity crowdfunding, che permettono a tutti di investire una parte del proprio patrimonio in piccole e medie imprese, oggi chiunque può quindi diventare socio di una S.r.l. e successivamente svincolarsi dall’investimento senza doversi rivolgere ad un professionista e senza nessun costo da sostenere.
I primi casi di impiego del Regime Alternativo di Intestazione delle Quote risalgono all’inizio del 2019, dopo che la Società di Intermediazione Mobiliare Directa SIM ha accettato di intervenire per svolgere il ruolo dell’intermediario abilitato previsto dalla normativa. Tuttavia, è solo alla fine dello stesso anno che due investitori hanno trovato un accordo per la prima compravendita di quote di una S.r.l. evitando di rivolgersi ad un professionista. La cessione ha riguardato quote di minoranza (nel caso specifico si tratta dello 0,15%) di una start-up che aveva pubblicato la propria offerta su WeAreStarting tra dicembre 2018 e marzo 2019, inizialmente acquisite da un investitore per 1.000 €. Quest’ultimo, che aveva optato proprio per il regime alternativo, dopo meno di un anno, ha potuto cedere le quote con una plusvalenza del 40% che, al netto delle tasse pari al 26% del guadagno generato, ha permesso un rendimento effettivo del proprio investimento del 29,6%.
La comodità dell’utilizzare il servizio della SIM in questione, ovvero Directa SIM, consiste nella possibilità di scambiare le quote detenute con una procedura estremamente snella e senza sostenere nessun costo.
Quando si effettua un investimento utilizzando il Regime Alternativo di Intestazione delle Quote, offerto gratuitamente agli investitori di WeAreStarting, il nome della società di Intermediazione comparirà in visura della S.r.l. al posto di quello dell’investitore; di conseguenza Directa SIM è tenuta a mantenere e gestire il registro delle transazioni che attestano l’effettiva proprietà delle quote. Gli investitori sono quindi liberi di trasferire le proprie partecipazioni ad altri utenti compilando un modulo apposito per comunicare l’ordine alla SIM.
Carlo Allevi, amministratore delegato del portale di crowdfunding dove erano state acquistate le quote della start-up, dichiara: “Siamo felici di questo risultato e siamo convinti che si tratti solo della prima compravendita di questo tipo. Abbiamo creduto da subito nell’utilità di questa modalità tanto che abbiamo deciso, a differenza di altri portali di equity crowdfunding e con il contributo delle singole società offerenti, di assorbire i costi vivi del servizio offerto da Directa SIM. La cessione di quote di S.r.l. non quotate è quindi avvenuta gratuitamente per l’investitore registrato sulla piattaforma a cui è bastato trovare un acquirente interessato alla start-up di cui era socio per avere un guadagno dal proprio investimento”.
Gabriele Villa, responsabile Business Development di Directa SIM, commenta: “Ancora una volta abbiamo dimostrato di essere pionieri nel mondo degli investimenti online, offrendo la possibilità di effettuare una compravendita di quote di S.r.l. oggetto di un’operazione di crowdfunding. Per Directa SIM questo non rappresenta solo un nuovo servizio per i clienti, ma anche il primo passo per un possibile mercato secondario di questi strumenti”.
La maggioranza delle S.r.l. che hanno completato una raccolta con successo tramite equity crowdfunding sono start-up innovative e PMI innovative, le quali danno diritto ad un beneficio fiscale del 30% per gli investitori, che decade qualora la partecipazione sia ceduta prima di tre anni. Per questo motivo, gli operatori del settore si aspettano che le compravendite di quote di S.r.l. si intensificheranno solo gradualmente nei prossimi anni.
Nel 2015, l’Investment Compact ha però introdotto la possibilità di attivare la cosiddetta “Intestazione conto terzi” per chi investe nel capitale di start-up e PMI innovative tramite piattaforme online autorizzate da Consob. Tale opportunità è stata successivamente estesa dal 2018 a tutte le società a responsabilità limitata che completano un aumento di capitale attraverso gli stessi portali di investimento online.
Per chi investe attraverso i portali di equity crowdfunding, che permettono a tutti di investire una parte del proprio patrimonio in piccole e medie imprese, oggi chiunque può quindi diventare socio di una S.r.l. e successivamente svincolarsi dall’investimento senza doversi rivolgere ad un professionista e senza nessun costo da sostenere.
I primi casi di impiego del Regime Alternativo di Intestazione delle Quote risalgono all’inizio del 2019, dopo che la Società di Intermediazione Mobiliare Directa SIM ha accettato di intervenire per svolgere il ruolo dell’intermediario abilitato previsto dalla normativa. Tuttavia, è solo alla fine dello stesso anno che due investitori hanno trovato un accordo per la prima compravendita di quote di una S.r.l. evitando di rivolgersi ad un professionista. La cessione ha riguardato quote di minoranza (nel caso specifico si tratta dello 0,15%) di una start-up che aveva pubblicato la propria offerta su WeAreStarting tra dicembre 2018 e marzo 2019, inizialmente acquisite da un investitore per 1.000 €. Quest’ultimo, che aveva optato proprio per il regime alternativo, dopo meno di un anno, ha potuto cedere le quote con una plusvalenza del 40% che, al netto delle tasse pari al 26% del guadagno generato, ha permesso un rendimento effettivo del proprio investimento del 29,6%.
La comodità dell’utilizzare il servizio della SIM in questione, ovvero Directa SIM, consiste nella possibilità di scambiare le quote detenute con una procedura estremamente snella e senza sostenere nessun costo.
Quando si effettua un investimento utilizzando il Regime Alternativo di Intestazione delle Quote, offerto gratuitamente agli investitori di WeAreStarting, il nome della società di Intermediazione comparirà in visura della S.r.l. al posto di quello dell’investitore; di conseguenza Directa SIM è tenuta a mantenere e gestire il registro delle transazioni che attestano l’effettiva proprietà delle quote. Gli investitori sono quindi liberi di trasferire le proprie partecipazioni ad altri utenti compilando un modulo apposito per comunicare l’ordine alla SIM.
Carlo Allevi, amministratore delegato del portale di crowdfunding dove erano state acquistate le quote della start-up, dichiara: “Siamo felici di questo risultato e siamo convinti che si tratti solo della prima compravendita di questo tipo. Abbiamo creduto da subito nell’utilità di questa modalità tanto che abbiamo deciso, a differenza di altri portali di equity crowdfunding e con il contributo delle singole società offerenti, di assorbire i costi vivi del servizio offerto da Directa SIM. La cessione di quote di S.r.l. non quotate è quindi avvenuta gratuitamente per l’investitore registrato sulla piattaforma a cui è bastato trovare un acquirente interessato alla start-up di cui era socio per avere un guadagno dal proprio investimento”.
Gabriele Villa, responsabile Business Development di Directa SIM, commenta: “Ancora una volta abbiamo dimostrato di essere pionieri nel mondo degli investimenti online, offrendo la possibilità di effettuare una compravendita di quote di S.r.l. oggetto di un’operazione di crowdfunding. Per Directa SIM questo non rappresenta solo un nuovo servizio per i clienti, ma anche il primo passo per un possibile mercato secondario di questi strumenti”.
La maggioranza delle S.r.l. che hanno completato una raccolta con successo tramite equity crowdfunding sono start-up innovative e PMI innovative, le quali danno diritto ad un beneficio fiscale del 30% per gli investitori, che decade qualora la partecipazione sia ceduta prima di tre anni. Per questo motivo, gli operatori del settore si aspettano che le compravendite di quote di S.r.l. si intensificheranno solo gradualmente nei prossimi anni.
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